Architetto Tullio Pojero


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il giardino Italiano

Pubblicazioni > Il giardino nel tempo > Giardini in Europa 1600-1800

Il cosiddetto “giardino all’italiana” nasce a Firenze nel quindicesimo secolo. Diversamente dall’“conclusus” di concezione classica e medioevale, quello italiano rinascimentale è un giardino “aperto”, pensato come parte integrante ed estensione della casa, un luogo privato che, dopo secoli di oscurantismo, si apre fiducioso verso il mondo esterno


La concezione del giardino italiano rinascimentale nasce dal desiderio, tipico di quel periodo storico, di trovare il giusto equilibrio fra rigore razionale e fantasia creativa.

Le caratteristiche che accomunano tutti questi giardini sono la geometria dei tracciati e delle aiuole, il grande uso di sempreverdi, le siepi potate in forme regolari, le stupende architetture e la presenza costante, e a volte massiccia, di statue e fontane

Il Seicento è il secolo del barocco e i giardini vengono realizzati più con l’intento di stupire e meravigliare che non per essere ammirati in religioso silenzio. L’area è stata pensata più come “vetrina” per il cittadino che esempio di giardino storico, anche se la sua configurazione, con aiuole di forma geometrica cinte da basse siepi e ricolme di fiori vivacemente colorati, si ispira in un certo modo ai giardini olandesi del Seicento


Arte topiaria


La “topiaria”, parola che in greco antico indicava la cordicella con cui venivano legate le piante, è l'arte di potare le siepi o le chiome degli alberi creando figure ed effetti particolari al fine di dare loro una forma geometrica, diversa da quella naturalmente assunta dalla pianta, per scopi ornamentali. Nell’antica grecia la ìaè una figurazione dipinta di un giardino ideale che dev’essere imitato.

I primi scritti riguardanti la topiaria sono di epoca romana.Le piante vengono fatte crescere a volte con appositi supporti metallici per guidarle verso la forma definitiva. Piante potate secondo questi criteri richiedono un'elevata manutenzione dovuta ai numerosi interventi sui nuovi rami, per mantenere la forma scelta.
Nel medioevo anche i fraticelli dei monasteri coltivavano rose, gigli ed erbe officinali in aiuole a forma geometrica circondate da siepi di bosso. In questo periodo nasce il labirinto vegetale, simbolo per i monaci del difficile percorso che porta alla virtù e alla conoscenza.
Qualche secolo dopo, dal '500 e fino all''800, intrico di vialetti circondati da muri sempre più alti ha perso il significato sacro ed è diventato luogo prediletto per incontri amorosi proibiti tra dame e cicisbei (fig.16).
L'Ars topiaria è impiegata nella formazione dei parterres tipici dei giardini costruiti fra il sedicesimo e il diciottesimo secolo, dove basse siepi di bosso disegnano in modo più o meno complesso settori riempiti da piante fiorite, a formare una sorta di arazzo vegetale apprezzabile soprattutto se visibile da un luogo sopraelevato.

L’arte della potatura si espande in Francia, nei paesi del Centro Europa e in Inghilterra dove oggi c’è un rinnovato interesse che si esprime con figure in vaso, ideali per abbellire giardini, porticati e terrazze.

Un accorto utilizzo di siepi, bordure e sculture vegetali consente di sfruttare al meglio gli spazi dei giardini e con poco ingombro, creare interessanti giochi prospettici e avere un forte impatto architettonico e decorativo.

Al giorno d'oggi l'arte topiaria è utilizzata solitamente su singole piante, come elemento caratterizzante del giardino, oppure simmetrica su molte piante se si vuole creare un effetto maestoso: in questo caso è consigliato se le piante sono in vaso, per evitare che il giardino diventi troppo "pesante".

Per ottenere sculture vegetali si possono impiegare svariate specie, perlopiù sempreverdi a crescita contenuta:
fldinst HYPERLINK "http://it.wikipedia.org/wiki/Laurus_nobilis"



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